White Winston
Un deduttivo basato su… un tamburello?!? Davvero è possibile??? Sì, è possibile e funziona pure (incredibilmente) bene… ecco a voi Mysterium Kids, il deduttivo per bambini e famiglie a base di… rumori!
MYSTERIUM KIDS: IL TESORO DI CAPITAN BUU
Mysterium Kids è un gioco cooperativo di Antonin Boccara e Yves Hirschfeld, pubblicato da Libellud e Space Cow nel 2022 e localizzato da Asmodee nello stesso anno, per 2-6 giocatori, per 20 minuti circa a partita, dedicato ai bambini dai 6 anni in su.
Il gioco è la versione per bambini del più celebre Mysterium (già reimplementato di recente da Mysterium Park), con il quale in verità condivide solo il genere deduttivo e, parzialmente, l’ambientazione.
I MATERIALI
La scatola contiene:
- 1 tabellone maniero;
- 1 plancia conta turni e 1 segnalino luna in legno;
- 78 carte rumore;
- 10 tessere tesoro;
- 5 token fantasma;
- 1 tamburello.
Tra le varie cose contenute nella scatola, salta ovviamente subito agli occhi il tamburello, vero e proprio attore principale delle meccaniche, oltre che elemento di colore.
Quando in un gioco ci sono elementi peculiari così importanti e centrali per il suo funzionamento, il pensiero (di un gamer duro e puro che imbusta qualsiasi cosa gli passa tra le mani) va sempre alla durabilità (se si rompe il tamburello, addio gioco). In realtà, pur non avendo fatto un numero considerevole di partite, la sua qualità sembra buona e potenzialmente durevole nel tempo.
LE REGOLE, OVVERO: COME SI GIOCA?
Il gioco è davvero molto semplice e si spiega in pochi minuti.
Il genere è collaborativo, quindi, o si vince o si perde tutti insieme.
Una partita è divisa in round e, in ciascuno di essi, i giocatori dovranno indovinare l’oggetto nascosto, indicandolo in un gruppo di 5 carte, ciascuna raffigurante uno diverso. A turno ciascun giocatore dovrà rivestire il ruolo del fantasma, che non è altro che il suggeritore, il quale potrà servirsi del solo tamburello per far capire agli altri giocatori (che dovranno rimanere a occhi chiusi) qual è l’oggetto misterioso. Per ogni oggetto indovinato, si potrà pescare un tesoro e, alla fine della partita, il punteggio finale sarà determinato dalla quantità di stelle riportate sui tesori trovati.
Il regolamento riporta alcune fasce di punteggio per poter misurare la propria bravura. In pratica, non si perde mai; tutt’al più si rientra in una fascia di punteggio basso.
CONSIDERAZIONI & IMPRESSIONI
Non essendomi informato prima dell’uscita del gioco circa il genere e le meccaniche, vi dico la verità, quando ho aperto la scatola e ho visto il tamburello, sono rimasto un attimo perplesso. Giochi dove il rumore è al centro delle meccaniche ve ne sono ben pochi; questo, se da una parte rappresenta un elemento di indubbia originalità, dall’altra può far pensare: “piacerà a mio figlio?”.
E invece, intavolato una domenica pomeriggio, siamo finiti a fare 4-5 partite a fila, coinvolgendo persino la nonna, e divertendoci come matti. Il gioco è immediato e in pochi minuti vi catapulta nel vivo; la sua anima da party game indubbiamente diverte, anche se per dare suggerimenti utilizzando solo i rumori prodotti dal tamburello non è banalissimo, soprattutto per alcuni oggetti misteriosi, e serve ingegno e capacità di improvvisare.
Se la configurazione adulto-bambino funziona e risulta stimolante e divertente per entrambi, la configurazione con più bambini al tavolo, con o senza l’ausilio di un adulto a seconda dell’età, risulta certamente la più vincente, in quanto crea dinamiche buffe e divertenti in grado di conquistare credo qualunque tipo di target.
Un unico appunto potrei farlo sulla longevità del gioco che, a fronte di ben 78 carte rumore (tante, troppe per poter pensare di memorizzarle e “rompere” in qualche modo il gioco), comunque propone sempre la solita sfida, senza grosse varianti sul tema. Inoltre, superata la fascia di età per la quale il gioco è indicato (vedi sotto), credo che possa perdere facilmente di appetibilità.
COSA SI IMPARA IN QUESTO GIOCO
Quasi sempre nei giochi da tavolo per bambini ci si concentra sulla vista e sulla parola, talvolta sul tatto, quasi mai sul senso dell’udito. Sicuramente Mysterium Kids spicca proprio per questo motivo e abitua i bambini all’ascolto attento e all’interpretazione dei suoni, aspetti che spesso non risultano così sviluppati in questa fascia di età.
Non ultimo, per interpretare il fantasma, e quindi per suggerire l’oggetto misterioso con l’ausilio del solo tamburello, serve tanta fantasia, e anche un po’ di ingegno!
L’ETÀ GIUSTA PER GIOCARLO
Il gioco è indicato per bambini dai 6 anni in su e non mi sentirei di ritoccare al ribasso questo limite, non tanto per la parte di interpretazione e associazione suono-oggetto, ma più che altro per la capacità di prendere la parte del fantasma e suggerire l’oggetto attraverso i suoni, ruolo un pochino più difficile.
Allo stesso tempo direi che superati gli 8-9 anni, il gioco può perdere un po’ di appetibilità, in quanto magari troppo facile come meccaniche e troppo facile anche come difficoltà di realizzare un punteggio alto.
La sua fascia perfetta direi quindi che è 6-9, con assoluta possibilità di coinvolgere anche gli adulti con molta facilità.