[Recensione][Classici] Ubongo

scritto da Chrys

Oggi, invece di esplorare una novità, vi parlo di un classico che magari molti di voi non conoscono… anche perché in questa bulimia di nuovi titoli spesso sono proprio i classici del settore a finire nel dimenticatoio.
Ovviamente sto parlando di classici del gioco da tavolo moderno… nello specifico vi parlo oggi di Ubongo (2-4 giocatori, 20-30 minuti) ideato da Grzegorz Rejchtman e pubblicato da Kosmos
Nello specifico vi parlo dell’edizione classica del 2003, facilmente reperibile ancora oggi, ma il successo di questo titolo è stato tale da fargli meritare la bellezza di altre 11 edizioni, tra varianti, versioni tascabili, versioni duel e versioni junior… roba da rivaleggiare con Carcassonne e Catan. ^__^


NELLA SCATOLA
In un box quadrato classico, delle dimensioni di Coloni di Catan o Ticket to Ride, troviamo una plancia componibile forata lunga una sessantina di centimetri, 84 gemmine in cinque colori, quattro pedine giocatore, 4 set di 12 “tetramini” (in realtà alcune forme sono anche di 2, 3 e 5 quadrati), un dado speciale con 6 simboli e la bellezza di 36 plance sfida in cartoncino, ciascuna a doppia faccia e con 6 sfide per lato (un lato contiene sempre la sfida facile e l’altro quella difficile) per un totale di 432 sfide differenti!!!

COME SI GIOCA
La plancia lunga va messa in centro al tavolo e nei fori metteremo casualmente le varie gemmine; si decide poi se giocare in modalità facile (sfide con 3 pezzi) o difficile (sfida con 4 pezzi) e si userà quindi il relativo lato della plancetta. Ogni giocatore riceve lo stesso set di 12 tetramini e piazzerà la sua pedina in una delle 6 colonne della plancia centrale.
Ad ogni giocatore viene data una delle plance sfida, poi si tira il dado e si gira la clessidra da 30 secondi.
Ogni plancia riporta uno spazio sempre diverso in cui piazzare i propri “tetramini” e a fianco 6 diversi set di pezzi da piazzare (3 o 4 pezzi a seconda della difficoltà), ciascuno identificato da un simbolo. In base al dado tutti i giocatori prendono il set di pezzi indicati dal simbolo uscito, che dovranno riuscire a far stare nell’area della propria plancetta (quindi ciascuno ha una sfida diversa da risolvere con pezzi diversi).
Essendo uscita la mano sul dado, ognuno prende i pezzi corrispondenti e prova ad arrangiarli… notare come
per ognuno cambi sia lo schema da ottenere che i pezzi per farlo. ^__^

Il primo a completare la sfida prima della fine della clessidra potrà spostare la propria pedina di 0-3 colonne verso destra o sinistra, per poi prendere le prime due gemme presenti in quella fila, chi finisce per secondo farà lo stesso ma potrà spostare la propria pedina solo di 0-2 file, il terzo di 0-1 fila e il quarto non la potrà spostare. 

Naturalmente se non si risolve la sfida entro 30 secondi non si avrà diritto a prendere alcuna gemma, ma attenzione: i 30 secondi non sono solo il limite per fare il puzzle, ma dell’intero turno, compresa la presa delle gemme, quindi più si impiega a risolvere la sfida meno secondi si hanno per valutare se e quanto spostarsi e quindi quali gemme prendere!
Inoltre, per via di questa regola, finire prima ci dà più libertà di spostamento ma non ci da alcun diritto di prelazione… se impieghiamo troppo a pensare nulla vieta al secondo che finisce, di spostarsi di fila e prendersi le sue gemme, magari rubandoci le migliori per noi.

 

Dopo 9 round ognuno divide le sue gemme per colore e fa punti pari al colore con maggior gemmine (in caso di pareggio si conta il secondo maggiore e così via).

CONSIDERAZIONI FINALI
Il titolo è uno dei maggiori long seller in Germania e continua ad oggi ad avere un notevole mercato, oggettivamente meritato soprattutto per via della semplicità dell’impianto di regole e della facilità con cui lo si può mettere in tavola.
Infatti il target a cui si rivolge è principalemente quello family sia perché si spiega in 5 minuti, sia perché la meccanica alla sua base non solo è intuitiva, ma radicata nell’immaginario collettivo sin dai tempi di Tetris (1984) o addirittura del Tangram (metà Ottocento).

La rigiocabilità è assicurata dalla presenza di ben 432 sfide (36 plance con 6 sfide per lato) e anche se dopo 5-6 partite vi tornasse la stessa sfida è assolutamente impossibile che vi ricordiate in anticipo come risolverla.

La difficoltà delle sfide con 3 “tetramini” è accessibile a
tutti, anche ai bambini (che potrebbero stupirvi) e infatti il gioco è
adatto già dagli 8 anni. Con quattro tessere (lato difficile) la sfida è
adatta a chi è solito masticare logica e puzzle che altrimenti potrebbe
annoiarsi col lato facile.
Naturalmente il gioco si basa tutto sulla vostra percezione spaziale e quindi se avete problemi con questo tipo di sfide probabilmente vi conviene evitare questo gioco. Va comunque considerato che le sfide non sono dei rompicapo particolarmente complessi e assai di rado qualcuno rimarrà bloccato senza riuscire a risolverle… il gioco si basa infatti sul risolverle più velocemente degli altri, più che sul risolverle in sé.

La durata dichiarata sulla scatola è facilmente rispettabile e anzi, per una volta, è addirittura abbondantemente sovrastimata. Infatti la clessidra dura 30 secondi, tempo entro il quale non va solo risolta la sfida, ma anche spostata la pedina e prese le gemme. Considerando che i tempi di setup del nuovo round sono quasi nulli (togliere le tessere dalla propria plancia, scartarla e prenderne un’altra) i 9 round sono facilmente finibili in 10 minuti e, contando anche qualche chiacchiera, di rado ho superato i 15 minuti anche in 4 giocatori.

Il gioco è anche scalabile, nel senso che è possibile far giocare i principianti/bambini con il lato facile assieme agli esperti/adulti con il lato difficile senza alcun tipo di problema, cosa che mi piace moltissimo, perché mantiene la sfida per tutti al giusto livello.
Parlando di prezzo siamo sui 36 euro, cifra ragionevole per i contenuti, e come al solito vi segnalo che potete trovarlo nei negozi specializzati oppure acquistarlo online sul sito Egyp.it.
ESPANSIONI E VARIANTI

Come detto, nel tempo sono usciti tantissimi titoli Kosmos della “famiglia” Ubongo, tra cui troviamo Ubongo Extreme (per aumentare la difficoltà i “tetramini” sono fatti di elementi esagonali così come anche la griglia), Ubongo 3D (dove i pezzi sono tridimensionali e bisogna costruire un volume pieno con la pianta indicata e alto 2 livelli), Ubongo Trigo (pezzi a pianta triangolare), Ubongo Junior (pensato per i bambini piccoli con sfide da 2 pezzi o 3 pezzi e con elementi raffiguranti teneri animali) e Ubongo Junior 3D, poi Ubongo Duel (con sfide complesse da 5 pezzi e studiato apposta per i testa a testa).

Di tutti i giochi sopra esistono le versioni travel con pezzi più piccoli e meno sfide, ma che è fatta per stare nella classica scatolina piccola della Kosmos (circa 10x20cm), e anche una edizione XL del classico.

Ci sono poi un paio di espansioni o giochi derivati come Ubongo Star Wars (figuriamoci… comunque è imbarazzante XD) e Ubongo Dice (si tirano dei dadi con tetramini al centro e bisogna afferrarne due il più velocemente possibile e annerire quelle forme in una delle proprie griglie, ottenendo punti per quella annerita prima), che invece è molto carino.

Ho anche letto che l’ultima edizione include persino un’app per giocarci con i tablet e generare nuove sfide scaricabili, ma non l’ho provata avendo io la prima edizione.

Sempre su Egyp.it potete trovare alcune delle varianti di cui sopra.


— Le
immagini sono tratte dal sito della casa produttrice (Kosmos),
alla quale appartengono tutti i diritti sul gioco o da BGG. Le immagini e regole
sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una
gradita forma di presentazione del gioco e saranno rimosse su semplice
richiesta. —
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