Challengers!

Challengers! [recensione]

Vi presento il fresco vincitore del premio As d’or nella categoria Initié: Challengers!, in Italia grazie ad Asmodee.

Potremo sfidarci in un vero e proprio torneo di rubabandiera grazie a personaggi esilaranti e a un sistema di costruzione mazzo interattivo che miglioreremo costantemente durante i duelli.

Il titolo è un competitivo ideato da Johannes Krenner, Markus Slawitscheck e illustrato da Jeff Harvey. Intrattiene da 1 a 8 giocatori dagli 8 anni, per una durata di circa 45 min.

Ringrazio Asmodee per la copia recensore.

COMPONENTI

  • La scatola è nel formato 30×30 cm, al suo interno troverete:
    • 336 carte;
    • 4 tappetini di gioco;
    • 4 dischi bandiera;
    • 40 segnalini fan;
    • 28 segnalini trofeo;
    • 3 contenitori per le carte.

E’ attraverso i suoi 4 tappetini in neopropene colorati che fungono da arene di battaglia e dalle numerose carte con personaggi improbabili che si distingue. Nella scatola troviamo anche 3 comodissimi contenitori in plastica per suddividere le carte nei 3 differenti livelli.
Le carte offrono 8 mazzi di partenza, mazzo robot, 9 programmi per i tornei e 6 set di personaggi aggiuntivi suddivisi per tematiche: castello, studio cinematografico, parco divertimenti, casa stregata, spazio, relitto.

Challengers! Componenti

Le illustrazioni hanno uno stile artistico cartoonesco che ben si adatta alla tipologia di gioco.

La produzione è curata in ogni aspetto e i materiali sono di buona fattura, anche se consiglierei di imbustare le carte visti i numerosi rimescolamenti necessari.

COME SI GIOCA

Una partita si svolge in sette turni e in ogni round si compete con un giocatore differente.
Prima che lo scontro inizi, i giocatori pescano 5 carte, in base al numero di round, da un determinato
mazzo (A – B – C) e ne scelgono 2 da aggiungere alla propria mano. Possono anche scartare irrevocabilmente un numero qualsiasi di carte.
La fase di combattimento procede sempre in duello, si mischia la propria mano formando un mazzo di pesca e si posiziona al centro del tappetino in neoprene la bandiera.

Challengers! Gameplay

Il giocatore del torneo di maggior successo inizia rivelando la prima carta del suo mazzo e conquista la bandiera, quindi l’avversario rivela una o più carte, fino a che il valore totale non è uguale o superiore a quella giocata in precedenza per poter reclamare la bandiera.
Oltre al valore numerico, ci sono sempre gli effetti delle carte da attivare.
Una partita termina non appena un giocatore non può più reclamare la bandiera con l’ultima carta pescata oppure quando non c’è più spazio disponibile per posizionarne una in panchina.
La panchina offre spazio solo per sei carte diverse, le stesse possono, invece, essere impilate una sopra l’altra.

Il vincitore della partita riceve un trofeo con PV che diventano sempre più preziosi proseguendo nel torneo. Alla fine del settimo turno del torneo, chi ha raccolto il maggior numero di PV, affronferà l’ultimo duello, il vincitore di questa sfida, sarà il vincitore dell’intero torneo.

CONSIDERAZIONI

Tutti da bambini abbiamo giocato a rubabandiera, qualcosa di simile è riconoscibile anche nei videogames, ma mancava una versione gioco da tavolo ed è qui Challengers! colma, finalmente, la lacuna, creando un torneo che amplifica il coinvolgimento dei partecipanti.

Challengers! esempio di gioco

Il deckbuilding è attraente, purché riusciate a trascurare l’alto fattore fortuna esistente, ma questo non significa che Challengers! sia privo di decisioni. Vengono prese nella fase di reclutamento, quando si scelgono le nuove carte, cercando sinergie con il resto del proprio mazzo, un po’ come un gioco di carte collezionabili, conoscendo pure l’eventuale rarità o meno della carta.
I personaggi sono, infatti, numerosi, così come gli effetti. Alcuni possono essere attivati immediatamente quando si pescano, si perde o si vince la bandiera, ma hanno un’abilità permanente finché la carta è in panchina, di solito aumentandone il valore di altre. Permettono pure di manipolare il proprio mazzo o possono influenzare direttamente l’avversario.

La scelta delle carte è il clou della sfida e la costruzione del mazzo l’ho trovata coinvolgente e varia. Sono disponibili 6 mazzi, ma ne useremo 5 a torneo e possono essere combinati per rendere le partite differenti e questo lascerà ampio spazio a nuove espansioni. La particolarità dei personaggi permette duelli tra clown e dinosauri, robot e paperelle, pony e tritoni, il limite è la fantasia!

Le mini-sfide sono brevissime e tutti i duelli si svolgono contemporaneamente, non è raro però che uno finisca prima e che quei giocatori rivolgano la loro attenzione a un’altra sfida tifando o schernendo mentre le carte vengono giocate.

Challengers! duello

Dal mio punto di vista crea un’atmosfera al tavolo ridanciana e divertente, ognuno entra in contatto diretto con gli avversari e siamo coinvolti in una competizione caotica e frenetica fino all’ultima carta, ma non possiamo aspettarci di avere il controllo assoluto nel corso dei duelli, visto l’alta alea presente, non siamo noi a scegliere quali carte giocare e quando. Questo aspetto ha diviso i miei compagni di gioco, mentre alcuni si sono divertiti, volendo scoprire come avrebbe funzionato il mazzo assemblato, altri l’hanno vissuto come un automatismo.

Challengers! bandiere e trofei

La curva di apprendimento è rapida e il titolo risulta accessibile immediatamente, tanto che sarete in grado di giocare dopo una rapidissima spiegazione, anche se si apprezzerà maggiormente dopo un paio di partite, quando si avrà maggiore consapevolezza degli effetti delle carte e delle combo attuabili.

Questo gioco dà il meglio di sè quando si è in tanti, direi dai 4 giocatori in su, è lì che il torneo risalta. Un aspetto da considerare è che se si gioca in numero dispari, si deve usare un bot come giocatore extra. Il bot funziona in modo tale da diventare più forte ad ogni round e le sue regole si assimilano rapidamente, tuttavia non è come sfidare un giocatore in carne ed ossa, anche se funziona.

Challengers! carte

CONCLUSIONI

Challengers! si è rivelato un gioco di rubabandiera originale con meccaniche di deckbuilding in cui i giocatori migliorano la propria mano tra un duello e l’altro, riuscendo a creare una competizione frenetica e un’atmosfera al tavolo ridanciana e divertente, grazie anche ai personaggi improbabili.
Il torneo amplifica il coinvolgimento dei partecipanti e risalta dai 4 giocatori in su, giocando però sempre in numero pari, per evitare il bot. Il titolo ha una curva di apprendimento rapida, ma va considerata l’alta dose di alea che accompagnerà tutti i duelli.

OBIETTIVI LUDICI

Con questo paragrafetto in coda alle mie recensioni unisco le mie 2 grandi passioni: fotografia e giochi da tavolo.

Se interessati potete trovarlo online su egyp.it

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