Scritto in modo misterioso da
LucaCiglione
Eccoci a parlare de Il Sangue del Barbaro un librogame di Officina Meningi di stampo piuttosto classico per quanto riguarda la trama ma che non rinuncia all’innovazione, scegliendo per le battaglie di lasciare da parte i dadi ed inserire un’inusuale deck-system.
Le firme de Il Sangue del Barbaro, che si presenta come un susseguirsi di racconti di media lunghezza, sono tra le più conosciute del panorama italiano, Antonio Costantini, Andrea Tupac Mollica, Alberto Orsini, Lorenzo Trenti e Valentino Sergi creano gli intrecci e le narrazioni delle gesta di Conan il Barbaro e, seppure ognuno dia un tocco peculiare e distintivo, la veduta d’insieme risulta omogenea e ben riuscita.
Francesco Corli e Marco Sada completano il libro con buone illustrazioni e comparto grafico per un prodotto finale riuscito e giocabile anche in e-book.
Editorialmente parlando
Il sangue del Barbaro è un un brossurato a filo refe e colla e si presenta con una copertina morbida e sovracopertina. La carta è lucida con trama che ne impreziosisce la veduta di insieme.
Benché il libro sembri tutto sommato minuto, grazie ad un carattere leggermente più piccolo del normale, abbiamo comunque circa 380 paragrafi per 200 pagine di libro.
Il testo è inframmezzato da alcune immagini in bianco e nero a tutta pagina e da una breve introduzione per ognuno dei cinque racconti che ci danno una panoramica su autore e sul materiale originale da cui sono tratti.
Personalmente mi sono dovuto abituare un po’ alla carta lucida che a prima vista mi sembrava più fragile di quanto sia in realtà. Sul sito si trova comunque il digital pack, con anche la scheda personaggio per chi in ogni caso abbia paura di rovinare il libro scrivendo e cancellando.
Ogni racconto ha una numerazione in paragrafi che parte sempre da 1 e questo, onestamente mi ha un po’ infastidito perché può capitare, di saltare ad un paragrafo del racconto successivo in maniera casuale. Niente di cui non ci si accorga, ma forse avrei preferito una numerazione continua.
L’ambientazione
Benchè Conan il Barbaro faccia parte del nostro immaginario collettivo, ammetto che, pur sentendolo familiare, io non ne sapessi davvero nulla. Il libro in questo riesce con una ficcante introduzione a ben presentarcelo facendoci immediatamente capire quali siano le sue caratteristiche peculiari.
Voglio sapere di più di Conan il Barbaro
Conan il Barbaro è un personaggio creato nel 1932 da Robert Howard. Si tratta di un eroe dalla muscolatura imponente, ma al tempo stesso agile e furbo, pronto a capire quando è il caso di fuggire e quando vale la pena rischiare la propria vita. Un modo di pensare certamente molto mercenario, ma tra i suoi aspetti Conan non nascondeva certo quei tratti di nobiltà che lo rendevano decisamente migliore di molti dei personaggi di contorno con cui interagiva di volta in volta.
Il mondo nel quale si muove Conan è quello dell’era Hyboriana un’epoca immaginaria ambientata circa 10000 anni prima di Cristo e in un luogo che corrisponde all’incirca al nostro Mediterraneo benché asciutto. In questo mondo è presente la magia e vi sono creature mitologiche e letali.
La scrittura
Questo libro è scritto benissimo… ogni anno che passa mi stupisco sempre di più della qualità media della scrittura dei librogame in commercio, anche perché prendendo in mano quelli di un tempo è impossibile non notare un livello della prosa mediamente di molto inferiore. Non so se dipenda dal fatto che erano semplicemente mal localizzati o per via del fatto che nascevano con un target 10-15 anni mentre oggi sono principalmente rivolti a un pubblico adulto.
La prosa è scorrevole, mai pesante ed estremamente chiara. Sono presenti un gran numero di dialoghi che rendono la storia con un bel ritmo e, in generale, si percepisce un mondo vivo che si muove attorno al nostro personaggio.
Meccaniche di Gioco
Come dicevo nell’introduzione, Il Sangue del Barbaro si presenta come un librogame di stampo classico. Abbiamo un personaggio, con un inventario a 5 slot, un borsellino dove potremo tenere fino a 20 tra monete e gemme, avremo un valore di resistenza, che potremo intaccare con le battaglie e recuperare rifocillandoci e in ultimo potremo cambiare stato a seconda di cosa ci accadrà durante la partita.
Impersonando Conan, quindi, potremo, con le classiche scelte a bivi andare alla ricerca di tesori, facendo battaglie e cercando di sopravvivere.
In realtà Il sangue del Barbaro è molto più di questo. Non solo perché le battaglie saranno affrontate grazie ad un sistema basato su carte ma anche perché la storia è suddivisa in veri e propri racconti autoconclusivi ma da giocare in sequenza e in cui, ogni autore, presenta ambientazioni differenti.
Passeremo così da una classica avventura di tesori e battaglie ad una dove le atmosfere saranno enigmatiche e cupe ad un’altra ancora che, di fatto, sarà una vera e propria investigazione. Questi cambiamenti di registro sono, per l’avido lettore di librogame, una manna dal cielo, che ci stupiranno e coinvolgeranno.
Deck System
Passiamo ora a descrivere quella che è decisamente la novità più roboante presente ne Il Sangue del Barbaro, la presenza delle carte ed i combattimenti con il deck system.
Il nostro Conan ha innate le possibilità di colpire con pugni e schivare saltando e queste saranno le carte iniziali che avremo nel nostro mazzo. Proseguendo nel gioco potremo trovare spade, corazze, alleati e ogni volta, aggiungeremo al nostro mazzo le carte corrispondenti.
Anche i nemici, ovviamente avranno le loro peculiarità, ad esempio gli animali potranno mordere; un gruppo di nemici accerchiarci e così, di volta in volta, andremo a creare un mazzo specifico per ogni nemico con cui dovremo combattere.
Le meccaniche del deck system
Ogni carta può avere due valori, uno di attacco ed uno di difesa. Confrontando le carte in gioco in quel momento, prese dal nostro mazzo e da quello dell’avversario andremo, con semplici sottrazioni, ad assegnare i danni all’una e all”altra parte.
Se il gioco si limitasse a farci girare carte e confrontarle, il sistema sarebbe davvero povero. Da buon giocatore da tavolo sarei rimasto deluso. Per fortuna c’è una meccanica davvero interessante che cambia completamente la logica dello scontro.
Oltre ai mazzi di cui abbiamo parlato esiste un terzo mazzo quello degli stati: anch’esso sarà costruito a seconda delle nostre azioni e potrà contenere stati positivi (concentrato) e negativi (distratto). Oltre a pescare da questo mazzo in caso di prove di forza o altre tipologie dovremo pescare anche prima di ogni battaglia. In caso di successo potremo decidere se agire come difensore o attaccante. In caso di insuccesso, invece, saremo obbligatoriamente l’attaccante.
La battaglia con le carte prevede che si possa decidere di contrapporre all’unica carta dell’avversario una o due carte delle nostre, tenendo però conto che, in caso si termini il mazzo, si dovrà osservare un turno di pausa per ricaricare le energie. Risulta evidente fin da subito che una cosa importante sia valutare quando arrivare a questo turno di riposo, in modo da non subire attacchi essendo inermi.
Qualora si abbia avuto successo durante la fase preparatoria potremo essere il difensore, Questo agevola enormemente il nostro compito perché ci permette di giocare dopo aver visto la carta dell’avversario potendo perciò far scelte particolarmente tattiche.
Il sistema è più difficile a spiegarsi che a giocarsi e risulta in realtà molto fluido. Un altro aspetto molto importante è che, nel momento in cui creiamo il mazzo del nemico, abbiamo immediatamente un’idea della sua forza e del fatto che sia un nemico più propenso alla difesa o all’attacco e potremo, quindi, organizzare la nostra battaglia di conseguenza.
Conclusioni sul Deck System
Le battaglie effettuate con questo sistema risultano in parte depurate dal fattore alea del dado e ci danno davvero la sensazione di poter guidare il nostro eroe ed avere controllo sulle sue sorti.
In principio pensavo che ci fosse anche un sistema di deck-building nascosto. Questo non è presente, se non in minima parte nel senso che, in realtà, le scelte che impattano sul mazzo sono relativamente poche e non si ha perciò la possibilità reale di lavorare in tal senso, cosa che forse sarebbe stata veramente spettacolare e avrebbe creato un vero ibrido tra narrazione e gioco da tavolo.
In ogni caso il sistema è ampiamente promosso anche se, bisogna dirlo, limita un po’ il titolo dal punto di vista della portabilità; giocare ad esempio in autobus potrebbe non essere particolarmente agevole.
Rigiocabilità
Ognuna delle cinque storie ha diversi finali e addirittura ne “Il Dio dell’Urna” abbiamo diversi obiettivi che il gioco ci chiede di trovare. Da una parte il libro ci da quindi la possibilità di giocare sessioni abbastanza brevi leggendo una storia alla volta; dall’altra quella di rigiocare moltissimo per trovare i vari finali e esplorare appieno il libro.
A chi è Rivolto
Quando mi è stato consegnato a Lucca mi è stato detto che questo gioco era dedicato ai giocatori con una certa esperienza. Devo dire che nella sua coralità, effettivamente, un novizio potrebbe sentirsi spaventato e quindi lo consiglierei effettivamente a chi ha già giocato in passato.
Tuttavia, se prendiamo le singole avventure, giocando in modo sequenziale, possiamo considerare Il Sangue del Barbaro un libro che fa crescere il nostro personaggio ma anche le nostre abilità di giocatori passo dopo passo e nel quale non vi sono realmente passaggi regolamentari così ostici. Certamente sono presenti alcune scelte, anche morali, piuttosto interessanti ed emotivamente impegnative che definiscono in un pubblico perlomeno adolescente il fruitore designato.
Considerazioni finali
Il Sangue del Barbaro è un libro molto ricco, più di quanto il prezzo (sotto i 10 euro) e l’apparente spessore del volume suggeriscano a prima vista. Il regolamento racchiuso in una decina di pagine è chiaro e pieno di esempi e ci aiuta ad immergerci velocemente nella lettura.
La scelta di utilizzare Conan il Barbaro come protagonista è coraggiosa perché, pur essendo un personaggio che si sente come familiare, in realtà non avevo mai avuto modo di rapportarmi in maniera diretta con le sue avventure e, da un certo punto di vista, in un mondo come quello di oggi, dove i supereroi e la tecnologia la fanno da padrone, il pericolo che vedo è che la tematica possa non solleticare lo spirito dei lettori moderni.
Vi consiglio, se ricadete nel caso sopra descritto, di lasciare da parte i pregiudizi e di prendere in mano questo libro che vi regalerà un intrattenimento più che valido grazie soprattutto ad una prosa di alta qualità e ad un sistema di gioco ben integrato con la struttura narrativa che rende il Sangue del Barbaro un perfetto mix tra i classici e i nuovi gamebook più sperimentali.
Il lavoro di squadra fatto dai vari autori ha come risultato un librogioco di alta qualità, appassionante e che con il deck system strizza anche l’occhio ai giocatori che cercano nelle battaglie un certo controllo e ripudiano i dadi.
Segnalo per chi è stato convinto dalle mie parole che il libro è per questo natale 2022 in offerta con un pacchetto che prevede anche uno sketch originale di Marco Sada.
Per chi non fosse convinto o ha desiderio di provarlo sempre sul sito di Officina Meningi è possibile scaricare gratuitamente la prima avventura “La Torre dell’elefante” per potersi immergere nel mondo di Conan e capire se faccia o meno per voi.
Ringrazio Officina meningi per la Copia Review
–Le immagini sono tratte dal manuale, scattate da noi o prese dal sito della/e casa/e produttrice/i (Officina Meningi) alle quali appartengono tutti i diritti sui giochi di cui si parla. Le immagini e le regole sono state riprodotte ritenendo che la cosa possa rappresentare una gradita forma di presentazione del gioco.–