Volendolo confrontare con altri titoli che hanno la stessa configurazione (portatili 1vs1) diciamo subito che non ha la profondità di Oh my Goods!, non ha l’eleganza di Targi, non è scacchistico come Hive, non è un rompicapo come Patchwork e non è nemmeno stiloso come 7W: Duels, ma in quanto a trash raggiunge livelli difficilmente battibili da altri.
Parliamo di Citadel Combat Cards, una schermaglia da tavolo targata Games Workshop e Citadel (nota soprattutto per la produzione di materiali per il modellismo e per i wargame) la cui prima edizione risale al 1992 e ambientata, il più delle volte, nel mondo di Warhammer Fantasy.
La peculiarità che da sempre contraddistingue il gioco è l’immagine che rappresenta il guerriero della carta, ovvero la foto della miniatura di riferimento, in questa edizione 2017, nel gioco di battaglie Warhammer 40.000. Questo come a volere sottolineare che Combat Cards non sia altro che un’estensione naturale del gioco di schermaglie tridimensionale, la sua versione tascabile e portatile.
I – I Componenti
Il gioco si spiega in un minuto.
Il primo giocatore si sceglie a caso e alla fine del primo round di scontro passerà all’avversario e così via sino alla fine della partita. I giocatori scelgono una fazione e prendono con sé la relativa carta riepilogativa (fronte/retro).
Ciascun giocatore schiera coperte tre carte, ponendole una di fronte all’altra, poi le rivelano simultaneamente. Il primo giocatore ATTACCA per primo e comincia attivando l’unità più a destra che attaccherà quella nemica DI FRONTE. L’attaccante sceglie il tipo di attacco e lo dichiara.
Poco prima di dichiarare il valore d’attacco totale verifica se la sua unità riceve un qualche bonus dalle altre carte alleate schierate.
Un’unità riceve un +10 all’attacco per ogni altra carta con lo stesso Ruolo Bellico (il QG è considerato un jolly) e un +10 per ogni altra carta della stessa Fazione/Capitolo. I bonus sono validi finché la carta (o le carte) che lo conferisce è in gioco. Quando viene distrutta e rimossa così dal campo eventuali altre carte che potevano ricevere il bonus non lo ricevono.
Chi difende ha la possibilità di giocare una delle 2 carte che ha ancora in mano per innescare un effetto “Strategia“. L’effetto è spiegato in maniera schematica nella carta riepilogativa ed è legato al simbolo Ruolo Bellico della carta giocata.
Nel dettaglio:
[QG] → cambia il tipo di scontro da Corpo a Corpo a Scontro a Fuoco e viceversa.
[Truppe] → sostituisci questa carta con una già in gioco.
[Elite] → la carta dell’avversario non riceve alcun bonus dalle altre carte del suo schieramento.
[Supporti Leggeri] → scambia il posto della (tua) carta centrale con una di quelle laterali.
[Supporti Pesanti] → l’avversario (quando si difenderà) non potrà usare carte con effetto “Strategia” per quel singolo scontro.
Quando l’attaccante distrugge un’unità nemica la pone nella sua area punteggio, mentre la propria viene posta nella pila degli scarti.
Se si ottiene un pareggio ciascuna unità finisce nella pila degli scarti del proprietario. Alla fine dei 6° round, come detto, chi ha ottenuto più vittorie vince.
In caso di pareggio… ricominciate subito una partita (lo dice il regolamento… eh…).
Giochino “stupido” da fare sotto l’ombrellone.
Dura una 15ina di minuti, le carte “Strategia” schioccano come se fosse una briscola al bar dello sport, in un negozio specializzato (soprattutto in miniature GW) lo trovate a poco più di 10 euro ed è assolutamente indipendente dalla lingua.
Non voglio dilungarmi molto, perché il gioco è schietto, sincero così com’è e il suo 4,8 di rating su BGG diciamo che non è un buon biglietto da visita per chi tiene alle classifiche, alle nomenclature, baracca e burattini.
Caotico, casuale, con zero strategia, ma con il 100% di tattica e di improvvisazione.
La prima versione con Space Marine risale al 2007 (archivio boardgamegeek) |
È un titolo cotto e mangiato che impiega talmente poco tempo nell’essere intavolato, spiegato e giocato che il cameriere al tavolo vi ha già portato il caffè che avevate ordinato 5 minuti prima.
Secondo me meritava di essere annoverato comunque nel nostro ormai corposissimo catalogo di giochi recensiti e, anche se questa estate ritarda ad arrivare, io inizio a fare la prima scrematura su cosa portare con me. Questa scatolina farà sicuramente parte del mio bagaglio.
Alla prossima!