UK Games Expo 2022

UK Games Expo 2022 [Report]

Per chi mi segue assiduamente nella rubrica della vedetta di KS, sa benissimo che non risiedo in Italia, ma in UK. Questo comporta notevoli difficoltà a partecipare alle fiere nazionali come il PLAY! o Lucca Comics. Fortunatamente per me, a un paio di settimana di distanza dal PLAY!, qui in UK si è tenuta la UK Games Expo 2022, la fiera sui giochi da tavolo più importante dell’isola.

Dopo aver partecipato per 1 giorno al’edizione del 2018, e poi due giorni a quella del 2019, questa volta mi sono deciso a farmi tutto il fine settimana. Partito giovedì pomeriggio, alla sera sono riuscito a partecipare alla presentazione riservata alla stampa, per poi dedicare venerdì, sabato e domenica ai padiglioni.

Per ovvii motivi, l’edizione del 2020 fu annullata, mentre quella del 2021 l’avevano posticipata ad Agosto, ma in quel periodo ero in vacanza in Italia e quindi nisba. A conti fatti, erano più di due anni che non respiravo aria di fiera, e mio figlio ogni tanto me lo ricordava, chiedendomi quando saremo andati di nuovo.

Quest’anno dovevamo essere in 7: io, mio figlio, mia figlia con il fidanzato e 3 colleghi di lavoro che varie volte erano venuti a casa da me a giocare a qualche gioco. Come poi accade, la vita si mette in mezzo, e ci siamo ritrovati ad andare solo noi 4 di famiglia. Con il senno di poi, da una parte è stato meglio così.

Presentazione Stampa del UK Games Expo 2022

Avendo richiesto un pass per la stampa grazie alla collaborazione con questo fantastico blog, ho ricevuto l’invito a partecipare alla presentazione dedicata alla stampa. Presentazione che era prevista dalle 18 alle 21 del giovedì precedente l’inizio della fiera.

Era la prima volta che andavo ad un evento del genere, e non sapevo cosa aspettarmi. Nella mia testa pensai che 3 ore fossero troppe e che me ne sarei andato molto prima, niente di più sbagliato.

Ho iniziato ad aggirarmi tra i tavoli in modo timido, ma una volta rotto il ghiaccio con i primi tavoli, ho iniziato a farmi delle belle chicchierate con i vari editori/autori. Il tempo è passato velocissimo, ma mi ha permesso vedere e di saperne qualcosa di più di molti giochi che poi non sarei riuscito a provare anche se avessi voluto.

Questa “mostra” mi ha anche permesso di crearmi una sorta di lista di priorità, anche se un po’ di ricerca l’avevo fatta prima di andare. Inoltre, grazie al fatto di essere nella lista press, alcuni editori mi avevano contattato per prendere un appuntamento, cosa che ho trovato molto utile.

I visti ma non giocati alla UK Games Expo 2022

Di seguito vi faccio una carrellata dei giochi che ho visto ma che non sono riuscito a provare, per poi più avanti scendere nel dettaglio di quelli che invece ho avuto il piacere di giocare.

Akropolis

Akropolis Panoramica
Akropolis Panoramica

Edito da Gigamic, Akropolis è stato presentato giusto una settimana prima della fiera. Siamo di fronte ad un piazzamento tessere, dove le tessere sono composte da 3 esagoni che mostrano divesi tipi di edifici che fanno punti in modo differente. Il twist del gioco sta nel fatto che durante il piazzamento possiamo piazzare le tessere sopra le altre, e il punteggio finale della tessera viene moltiplicato per il livello di altezza, spingendo quindi i giocatori ad andare in verticale. Il gioco è stato nominato nella categoria Family e ha vinto sia il voto dei giudici che quello del pubblico. Durante la fiera i tavoli erano sempre pieni

Red Cathedral: Contractors

Devir si è presentata oltre che con Bitoku, con la nuova espansione di Red Cathedral. Questa espansione aggiunge diverse cosette al gioco originale. Oltre a nuove carte patrono, troviamo nuove risorse, una sorta di piazzamento lavoratori e una mappa dove piazzare i nostri meeple per guadagnare bonus ma anche per considerare le maggioranze a fine partita.

  • Red Cathedral Contractors mappa moscaplancia mappa
  • Red Cathedral: Contractors nuova plancia giocatore

Karak

Al tavolo della Kosmo ho trovato questo “dungeon crawler” adatto al pubblico più giovane. La presentazione sul tavolo è molto carina e le meccaniche si adattano bene al target più giovane. Potete trovare una recensione completa del nostro White Winston proprio QUI.

Dodo

Sempre da Kosmo un altro gioco che va dai 6 anni in su. Praticamente troviamo questa struttura 3D dove in cima risiede una palla che rappresenta l’uovo di Dodo. Si piazza il primo pezzo di cartone che rappresenta una specie di scivolo e poi si “lancia” l’uovo su di esso. In tempo reale i giocatori, tramite l’utilizzo del dado ad indicare quali gettoni rivelare, i giocatori dovranno cercare di trovare i materiali necessari a costruire il resto dello scivolo per portare in salvo l’uovo sulla barca. La particolarità sta proprio in come è fatta la palla, che rotolo in modo lento ma imprevedivibile.

Dodo di Kosmos
Panoramica del gioco

Pocket Detective e Sherlock Case Connection

E siamo al tavolo della Lucky Duck Games, che porta nel mercato inglese questi due nuovi titoli. Del primo posso dirvi ben poco: praticamente la scatola contiene 3 “storie” che dovrebbero riprendere le meccaniche delle varie escape room in scatola. La differenza risiede nel fatto che le storie dovrebbe essere più improntante sul lato investigativo.

Di Sherlock Case Connection ne ho avuta una panoramica. Ognuno parte con una carta indizio su cui sono rappresentati dei simboli. Al centro troviamo delle plance luogo al cui interno troviamo altre carte indizio e i token rappresentanti i simboli. Nel proprio turno possiamo prendere 2 cose da un luogo: due token, due carte o una e una.

L’obiettivo è riuscire a connettere i simboli della carta di partenza con altre carte utilizzando i token. Una volta create le connessioni, dirette o indirette, la carte è completata e si acquisiscono i punti indicati. Il primo ad arrivare a 9 punti vince.

Il titolo mi ha lasciato piuttosto freddo. Sembra più un “puzzle” game astratto a cui hanno voluto aggiungere la serie TV (che adoro) come richiamo per la massa. Le immagini delle carte sono degli screen presi dalla serie, ma il tutto viene connesso senza una logica vera e propria e senza storia.

Comunque, ho preso entrambi i titoli per una collega che me li ha chiesti, quindi appena riesco a provarli, ne scriverò delle pillole per l’articolo della domenica.

  • Pocket Detective
  • Sherlock case connection

Hamlet: The village building game

Di Hamlet ve ne abbiamo parlato in una delle puntate della Vedetta di KS, visto che giusto un paio di mesi fa se ne è conclusa la campagna. Edito da Mighty Board, ci troviamo di fronte ad un piazzamento tessere atipico, dove le tessere hanno le forme più disparate. L’obiettivo del gioco è quello di costruire la chiesa del villaggio.

Le parti interessanti del gioco sono una economia condivisa tra i giocatori, dove le risorse prodotte da uno possono essere utilizzate anche dagli altri giocatori. Inoltre, come in 1800, quando si costruisce una tessera che permette di produrre una nuova risorsa, nuove tessere vengono messe nel sacchetto.

  • Hamlet monete in metallo
  • Hamlet plancia
  • Hamlet Panoramica

Fateforge: Chronicle of Kaan

Sempre dalla Mighty Board, questa volta un KS futuro. Fateforge è un gioco da tavolo che come ambientazione utilizza un gioco di ruolo francese. Il gioco è un dungeon crawler che vuole essere rapido da preparare e giocare. La campagna è suddivisa in vari scenari, ciascuno dei quali è composto da combattimenti.

Ogni combattimento dovrebbe durare intorno ai 30 minuti, al posto di miniature troviamo dei token illustrati e ogni nemico ha la sua carta di riferimento che ne gestisce anche il comportamento.

La storia sarà composta da bivi e viene gestita da una app. Le azioni dei giocatori vengono gestite dai tiri dei dadi, che in base ai simboli usciti possono determinare le possibili azioni che andremo a fare. La particolarità sta nell’informazione incompleta: potremo dichiarare le nostre intenzioni agli altri giocatori, ma non possiamo scendere nello specifico di quello che andremo a fare.

Ogni personaggio ha il proprio set di dadi, abilità ed equipaggiamenti, che ovviamente lo portano a propendere verso un certo stile di gioco. Parlando con l’autore, mi ha garantito che la campagna è rigiocabile non solo grazie ai bivi presenti nella storia, ma anche al fatto che giocare con un personaggio differente restituisce una esperienza completamente diversa.

La campagna dovrebbe uscire verso settembre.

  • Fateforge Scatola
  • Fateforge Il furfante
  • Fateforge Il mercenario
  • Fateforge schede nemici
  • Fateforge panoramica

All Mine!

Devilfly games sono al loro primo gioco e si sono presentati con questo titolo ALL MINE!. Siamo di fronte ad un gioco di carte dove i giocatori sono dei minatori il cui obiettivo è cercare di raccogliere un certo numero di pepite.

Dopo la spiegazione il gioco mi ha ricordato alla lontana Munchkin, sensazione dovuta al fatto che nel proprio turno si pesca una carta miniera. Questa carta ha un valore, che tramite il nostro equipaggiamento sommato al numero di un tiro di dado dobbiamo cercare di superare.

Gli altri giocatori ovviamente possono complicarci le cose attivando altre carte. Se passiamo la prova possiamo prendere un certo numero di carte in base alla difficoltà della carta. Grazie alle monete è possibile comprare altri equipaggiamenti, permanento o con un certo numero di utilizzi, che ci permettono di facilitare le cose.

Anche questo è un kickstarter in arrivo, ma non mi è stato specificato il periodo, anche se credo entro l’anno.

  • All Mine
  • All mine panoramica

Micro Dojo e Micro Bots

Micro Dojo è stato uno KS tempo fa. Il creatore aveva creato questo gioco i cui componenti entravano in due fustelline, in modo che potevano essere spedito dentro una busta da lettera grande, minimizzando i costi di spedizione.

Sfortunatamente, questo formato non andava bene per la distribuzione, quindi la Prometheus Games Lab ne ha realizzata una copia che potremmo chiamare “deluxe”, con una scatola vera e propria, meeple e componenti in cartoncino.

Micro dojo è un gioco per 2, dove nei panni di due Daimyo agli ordini dello Shogun, competiamo per a chi riuscirà a portare più prosperità in città.

Micro Bots invece sarà il loro prossimo KS. Il gioco è sempre per due giocatori e dovrebbe riuscire a stare tutto all’interno di una scatoletta di metallo. Il gioco fondamentalmente cercherà di farci rivivere l’esperienza dello show Robot Wars.

  • Micro Dojo
  • Micro Bots duel

Get on Board

Da Iello ho visto uno dei sold out della fiera, ovvero Get on Board. Avevo letto già dei commenti positivi dopo il PLAY! e visto il costo non eccessivo ho deciso di comprarlo sulla fiducia, quindi tenete d’occhio le pillole future.

Get on Board è un flippa e scrivi a cui hanno aggiunto la componente della plancia centrale. L’obiettivo del gioco è quello di creare una tratta dell’autobus che riesca a prendere più passeggeri possibili e portarli alla loro destinazione.

Lavoratori, studenti, vecchiette e turisti saranno alla nostra mercè. Il gioco dura 11 round, in cui si gira una delle 11 carte numerate. La plancia da scrivere di ogni giocatore indica una forma diversa di tratta da poter piazzare sulla plancia.

Non fatevi trarre in inganno però dal sottotitolo New York e London: si, ci le due mappe delle città, ma quale utilizzare dipende esclusivamente dal numero dei giocatori. Sarebbe stato bello se entrambe le mappe sarebbe state disponibili indipendentemente dal numero di chi partecipa.

Altra piccola preoccupazione dopo aver letto il regolamento, è l’utilizzo delle carte numerate: a differenza di altri flippa e scrivi come Welcome To, dove si rivelano 3 carte e se ne sceglie una, qui invece se ne gira solo 1 e quella è.

Anche se molti dei numeri a disposizione offrono di solito 2 scelte di tratta da piazzare, a volte invece ne presentano solo 1, non lasciandoci molta scelta. Solo qualche partita potrà risolvere questa mia perplessità.

Get on Board panoramica
Get on Board panoramica

Glow e Nicodemus

E siamo al tavolo della Bombyx. Di Glow vi rimando alla recensione scritta dal nostro Cogo che trovate QUI. Dico solo che sono rimasto incantanto dallo stile artistico e dalla cura e bellezza dei materiali: spot UV sia sul dorso delle carte che sul fronte, dadi traslucidi e una scelta cromatica stupenda.

Di Nicodemus posso dirvi che è un gioco da due giocatori, dove nei panni di scienziati cerchiamo di riparare dei macchinari strani e utilizzarne i loro effetti. La particolarità del gioco è che ripariamo un macchinario e questo diventa disponibile. Una volta utilizzato, esso si rompe e finisce nella plancia centrale, dove volendo l’altro giocatore potrebbe decidere di riaggiustarlo e utilizzarlo di nuovo.

L’obiettivo è riuscire ad avere una collezione di macchinari che soddisfino le carte “missione”.

  • Glow dettaglio

Damask

Altro KS di non troppo tempo fa. In damask i giocatori cercano di creare dei motivi damascati, cercando di accoppiarli per colore e/o motivo. Il gioco potrebbe ricordare alla lontana Calico.

Per poter “costruire” le carte dovremo spendere un certo numero di cubetti colorati indicati su di essa. Ed è poprio il meccanismo di raccolta materiali che è il fiore all’occhiello del gioco. Al centro troviamo una ruota dove trovano posto i cubetti colorati messi in modo casuale.

Nel nostro turno, possiamo decidere di cominciare a prendere i cubetti da qualsiasi parte della ruota, in senso orario o anti-orario, ma ci dovremo fermare quando prendiamo un secondo cubo di un colora già preso.

Alla fine di ogni round, i cubi non utilizzati andranno a infierire sulla nostra economia di punti. A fine partita, chi è riuscito a creare il miglior motivo damascato sarà il vincitore.

  • Damask Panoramica
  • Damask Scatola

Dice Theme Park e Autobahn

Tavolo della Alley Cat Games, dove ho trovato esposte le loro ultime creazioni.

Dice Theme Park è il seguito di Dice Hospital. Ovviamete qui dovremo cercare di creare un parco divertimenti e il valore del dado, invece di indicare lo stato di salute del paziente, mostra il livello di eccitamento del visitatore.

Dovremo cercare di costruire il parco in modo tale da poter far scorrazzare i visitatori fino a che non siano esausti: ogni giostra può essere attivata solo una volta nel turno, e quando un visitatore si muove può portare con se fino ad un massimo di altri due visitatori. La pianificazione è tutto.

Autobahn, dei nostri italianissimi Lopiano e Mangone. Ne ho parlato in modo estensivo in QUESTA puntata della vedetta di KS.

Sfortunatamente in fiera era disponibile solo 1 tavolo per Autobahn e 2 per Dice Theme Hospital, e ogni volta che ci son passato davanti erano sempre pieni. Ho avuto però l’occasione di incontare Fabio Lopiano anche se per pochi minuti.

Per i fortunati backers di Autobahn, la produzione al momento procede a gonfie vele, e se tutto va bene per fine agosto dovrebbe finire. Questo significa che ci sono speranze per ricevere il gioco in Ottobre.

  • Autobahn plancia giocatore

Crescent Moon

Osprey Games, come editore Inglese, non poteva mancare e ha portato oltre ai soliti noti, la sua novità più succosa. Crescent Moon è un titolo che potrebbe essere visto come competitor di Root, data la sua asimettria nelle fazioni.

Alla base abbiamo un gioco di controllo del territorio, che però grazie al modo in cui le varie fazioni si “intersecano” tra di loro, ha una componente di negoziazione silente. Sono presenti 5 fazioni, di cui una può essere giocata solo in partite a 5 giocatori ed ognuna si concentra su uno degli aspetti del gioco.

Rispetto a Root il gioco sembra essere più accessibile: le azioni che si possono eseguire e il modo di giocare sono uguali per tutte le fazioni, quello che le contraddistingue è il modo che hanno per fare punti.

Questo comporta che a differenza di root non c’è bisogno di fare un tutorial per ogni fazione, ma semplicemente spiegare come fanno punti, rendendolo più intavolabile con giocatori nuovi al gioco.

La componentistica, seppur composta solo da legno e cartone restituisce un bel look sul tavolo e i colori scelti risaltano bene.

  • Crescent Moon fasi

I giochi provati alla UK Games Expo 2022

Dopo una serata di riposo, la mattina di Venerdì arriviamo alla UK Games Expo 2022 verso le 10 del mattino. Io avevo preso il mio biglietto la sera prima, ma gli altri no. E qui la prima fila della giornata. Mentre loro prendono i biglietti, decido di portare i miei giochi da vendere al Bring and Buy….

Il Bring and Buy

Il bring and buy è anche uno dei motivi per cui vado al UK Games Expo. Praticamente è un posto, gestito da volontari, dove è possibile mettere in vendita i propri giochi al prezzo da noi deciso e previa registrazione nel loro portale online.

Va da se, che è anche un ottimo posto per trovare dei veri e propri affari. Già dalla sera prima era possibile portare i giochi e sul sito era possibile consultare i giochi inseriti e i prezzi. Avevo adocchiato un Mombasa a 10 pound, un JotL a 10 pound, un maracaibo con inserto folded space a 40 pound.

Per mia somma delusione, non sono riuscito a trovare nulla di tutto ciò. Prima cosa, la fila per lasciare in vendita i giochi era così lunga, che dopo 40 minuti ero a metà. Ci ho rinunciato e lasciato i giochi allo Shop and Drop (altro servizio dove per 3 pound ti mettono a disposizione uno scatolone di mezzo metro cubo per lasciare ciò che vuoi e durante la giornata puoi riprendere e lasciare quante volte vuoi).

Nel tardo pomeriggio ci son tornato e sono riuscito a lasciare i giochi. Nel giro di due giorni sono riuscito a venderli quasi tutti e il Bring and Buy si tiene il 10% a scopo benefico.

Con quella fila per lasciare i giochi, quella per entrare al Bring and Buy era ancora più lunga. Le mie speranze sono durate ben poco, era quasi mezzogiorno e ancora non avevo provato nulla. Impaziente e insoddisfatto, incominciamo a girare alla ricerca di qualche gioco da provare.

Northgard: Uncharted Territories

Nello stand di Studio H, dove c’erano anche Akropolis e Shamanz, in un singolo tavolo nell’angolo, libero, vedo intavolato Northgard. Lo avevo notato durante la preview, quindi decidiamo di sederci. Abbiamo dovuto aspettare circa 20 minuti perchè l’unico dimostratore che conoscesse le regole si presentasse. Ma ne è valsa la pena!

A mia insaputa, Northgard prende ispirazione dall’omonimo videogioco. Il gioco è un 4X “leggero” con ambientazione vichinga, dove ogni giocatore è il capo di un clan. Tra l’altro, ne hanno fatto una campagna KS per finanziare la produzione del gioco.

La meccanica base del gioco è un deckbuilding molto leggero, visto che si acquisiranno durante il gioco solo 6 nuove carte, alla fine di ogni anno. Mentre alla fine del settimo anno è possibile acquisire una carta che ci darà punti aggiuntivi in base a determinati requisiti.

Northgard carte base
Northgard carte base

Quelle che vedete nell’immagine sono le carte base con cui ciascun giocatore inizia la partita, a cui va aggiunta la carta del clan che garantisce una azione speciale:

  • Move permette di muovere di un passo tutte le unità che vogliamo presenti da una regione ad un altra. Se “invadiamo” una regione in cui è presente un altro giocatore, scatta il combattimento.
  • Build le tessere del gioco possono presentare degli spazi dove è possibile costruire degli edifici, piccoli o grandi. Questi garantiscono degli introiti in risorse, carte aggiuntive, difesa. Inoltre, se in qualsiasi momento uno dei giocatori controlla 3 edifici grandi in 3 regioni differenti, vince in automatico.
  • Explore se delle nostre unità sono presenti in una regione che confina con il nulla, possiamo esplorare. Si prende una tessera e si decide con che orientamento piazzarla. Se in questo modo chiudiamo la regione in cui siamo presenti, prendiamo 1 punto per ogni tessera che forma la regione.
  • Recruit permette di reclutare una unità e posizionarla in una regione dove siamo già presenti.
  • Feast è una carta jolly che ci permette di di fare una delle 4 azioni sopra elencate.

Durante la partita è anche possibile acquisire 2 ulteriori carte clan.

Il flusso di gioco

Il flusso di gioco è piuttosto scorrevole. La partita dura 7 anni se non viene soddisfatta la condizione di vittoria degli edifici. All’inizio di ogni anno i giocatori ricevono gli introiti di risorse dati dalle regioni che controllano.

A partire dal primo giocatore, a turno, i giocatori giocano una carta e ne eseguono l’azione. Quando un giocatore finisce le carte o quando preferisce, passa, il che gli permette di prendere una delle carte a disposizione nel display e metterla in cima al mazzo.

Le nuove carte non sono solo versioni potenziate delle azioni base, come per esempio 2 reclutamenti, 2 spostamenti (importante per attraversare le linee di confine delle montagne, altrimenti invalicabili), ma possono presentare delle abilità speciali vere e proprie. Inoltre, il primo giocatore a passare acquisisce anche il token primo giocatore per il turno successivo.

Una volta che tutti i giocatori hanno passato, tutti quanti devono pagare risorse per mantenere le truppe schierate e il costo ha degli scaglioni in base al numero di esse. Poi, ciascun giocatore guadagna 1 punto per le regioni chiuse controllate composte da 1 o 2 tessere, o 2 punti per regioni più grandi.

Si ricrea il display delle carte e si inizia un nuovo anno.

Impressioni

Il gioco ha divertito a tutti. Nonostante la semplicità del flusso di gioco dettato dalle carte, non sono mancate le decisioni da prendere, quando attaccare, cosa costruire e addirittura quando passare per prendere quella carta succosa che c’è in vetrina.

Mio figlio gli ha addirittura dato 9 su 10 come voto, e nel mentre giocavamo, cercando su internet ho trovato il gioco in pre ordine su un sito inglese e l’ho acquistato. Per il prossimo anno dovrebbero essere previste delle espansioni, ma già nel gioco, anche se non lo abbiamo provato, dovrebbe (non ho ben capito se era una esclusiva della edizione KS) essere presente la variante con gli animali, che poppano in giro per la mappa.

Con le miniature dipinte, anche in modo semplice, il gioco è stato bello da vedere. Noi abbiamo giocato 5 anni, visto che si stava facendo già una certa e la fame si faceva sentire. Credo che una volta rodati, al massimo 2 ore anche in 4 o 5 giocatori si dovrebbe riuscire a portare a casa la partita.

  • Northgard cover
  • Northgard panoramica
  • Northgard miniature
  • Northgard setup
  • Northgard terzo turno
  • Northgard quinto turno
  • Northgard fine partita

Floodgate Games

Uno degli appuntamenti che avevo preso, era con Floodgate Games, che qui in UK distribuisce Sagrada. Ma qui in fiera ha portato due novità, una disponibili all’acquisto e un altra invece che dovrebbe uscire nei dintorni di Essen. Sto parlando di Décorum e Kites.

Décorum

Décorum è un gioco che chi ha comportamenti passivi-aggressivi adorerà. Si può giocare da 2 a 4 giocatori. L’obiettivo del gioco è quello di riuscire a decorare la casa in modo collaborativo, senza sapere però le preferenze dell’altro, ma cercando di dedurli nel corso dei 30 turni a disposizione.

La plancia centrale rappresenta una casa con 4 stanze e in base allo scenario (sono presenti scenare per 2 giocatori e 3/4 giocatori) inizia con le pareti di un certo colore e gli oggetti in certe stanze e di un certo colore.

Ogni giocatore riceve una carta dove sono indicati i requisiti che dobbiamo soddisfare. Ovviamente i requisiti presenti nelle varie carte non vanno in conflitto tra di loro. Per fare un esempio, un giocatore vuole che le pareti del salone NON siano gialle mentre un altro le VUOLE blu.

Un turno è composto da una mossa per ciascun giocatore e una mossa consiste nel mettere o togliere qualcosa, oppure cambiare il colore di qualcosa. Quindi potremo cambiare il colore delle pareti, o magari del quadro presente. Oppure potremo togliere proprio il quadro, o magari aggiungere altro.

Ogni volta che un giocatore esegue una mossa, gli altri giocatori commentano dicendo se quella mossa lo rende felice oppure no. A metà partita, quindi al quindicesimo round, i giocatori possono rivelare una sola delle condizioni della loro carta. Se entro i 30 turni i giocatori riescono a soddisfare i requisiti di tutte le carte in gioco, vincono la partita.

Decorum
Décorum
Kites

Gioco non ancora pubblicato ma in mostra. Da 2 a 6 giocatori sono nel parco che stanno facendo volare gli aquiloni. L’obiettivo è quello di farli volare fino alla fine.

In questo caso, gli aquiloni sono rappresentati da 6 clessidre colorate (Blu, Rossa, Arancione, Gialla, Viola e Bianca che funge da jolly). Ogni giocatore comincia la partita con un certo numero di carte aquilone in mano.

Le carte aquilone possono rappresentare uno o due colori corrispondenti alle clessidre, ma non quella bianca. Quest’ultima può essere girata con le carte che mostrano un solo colore. Ad inizio gioco tutte le clessidre partono sdraiate e il gioco comincia.

Nel proprio turno si gioca una carta: per i colori indicati si può mettere in piedi la clessidra di quel colore se è ancora sdraiata, oppure si può capovolgere. Come detto, le carte che indicano un solo colore possono attivare la clessidra bianca. Poi si ripesca una carta.

Il concetto è tanto semplice quanto geniale. Dobbiamo rispettare il turno, quindi non è possibile giocare quando si vuole. Inoltre, bisogna stare attenti ai livelli di sabbia nelle clessidre: se nella parta bassa della clessidra c’è poca sabbia, girandola daremo poco tempo agli altri per girarla di nuovo.

L’obiettivo è quello di riuscire a giocare tutte le carte senza che nessuna clessidra si esaurisca. Abbiamo fatto una prova veloce in 2 e devo dire che la sensazione di tenere un aquilone in aria un po’ me l’ha restituita. Dovrebbe uscire per Essen.

  • Kites Cover
  • Kites Panoramica

Board and Dice

Altro appuntamento con un editore, questa volta sono accolto da Ola, che si occupa delle relazioni con la stampa. Non è in programma una demo, ma la presentazione di due nuovi giochi, uno di prossima uscita e un altro invece di cui è prevista la campagna kickstarter.

Terracotta Army

Cinghialotto da 1 a 4 giocatori, da giocare in circa 90/120 minuti. Autori troviamo Fornal e quel Kwapinski che in questi ultimi anni è risultato molto produttivo, sia in ambito american (Nemesis su tutti) che sul lato euro (Origin e The Dark Ages).

L’imperato Qin Shi Huang è morto e per proteggerlo nel suo aldilà un esercito di statue di terracotta deve essere costruito nella sua tomba. Ebbene, noi siamo stati chiamati a compiere questo onorevole incarico.

La ruota delle meraviglie

Di base il gioco sfrutta un piazzamento lavoratori, i cui spazi però sono presenti su una ruota con 3 cerchi concentrici. Ricorda un po’ la ruota di Barbarians ma con la non sottile differenza che qui, invece di piazzare i lavoratori partendo dal centro e dandoci accesso agli spazi sottostanti, qui il lavoratore và piazzato all’esterno della ruota, in corrispondenza di uno degli spicchi.

Terracotta Army ruota
Terracotta Army ruota

Una volta piazzato il lavoratore, andremo ad eseguire le 3 azioni presenti in quello spicchio. Non siamo costretti ad eseguirle tutte, ma vanno comunque eseguite in ordine partendo dall’azione più interna. Queste azioni ci permettono di acquisire risorse, migliorare i lavoratori, ricevere benefici dai consiglieri etc…

Ovviamente, non manca la costruizione delle varie unità che andremo a posizionare sulla tomba dell’imperatore. Ed è proprio qui che il gioco si fa duro.

Il puzzle del piazzamento delle unità

La tomba dell’imperatore è rappresentata da un rettangolo composto da una griglia di quadrati. Ci sono 4 tipi differenti di statue ad indicare 4 tipi di guerrieri diversi. Le miniature delle statue vengono tenute a testa in giù all’interno di un contenitore, in modo da vedere quanti punti ci dona ogni statua.

Più statue di un tipo vengono piazzate e meno punti valgono. Ma non è qui dove andrete in paralisi da analisi, ma bensì cercare di ottimizzare il piazzamento delle statue per il punteggio di fine partita. A fine partite tutte le statue che non sono adiacenti ad un altra statua dello stesso tipo, vengono tolte dalla griglia.

Questo ci lascia con gruppi di statue dello stesso tipo. Ora, ogni giocatore guadagna punti per le proprie statue all’interno di un gruppo, ma i punti dipendono da: dal numero di statue che formano il gruppo, quante di queste sono del giocatore e dal numero di giocatori che hanno partecipato alla creazione di quel gruppo di statue….

  • Terracotta Army dettaglio plancia 2
  • Terracotta army dettaglio plancia
  • Terracotta army piazzamento statue
  • Terracotta army scatola
  • Terracotta army statue
Power Core Call of Cthulhu

Power Core è un gioco di duello tra due giocatori. L’idea ricorda un po’ quella di Smash Up, dove ad inizio gioco ogni giocatore sceglie due personaggi e ne mischia insieme i mazzi. I due personaggi vengono messi di fronte a sè e ciascuno ha la sua abilità speciale. La somma dei loro punti vita indica i nostri punti vita.

Oltre ai personaggi, i giocatori potranno scegliere anche 3 avatar, potenti creature che potranno essere evocate durante la partita. Se non vi basta, sappiate che il cuore del gioco gira intorno ai power core, dei token quadrati con dei simboli sui quattro lati.

Ogni personaggio e ogni avatar ha il suo power core personale, mentre a disposizione dei giocatori c’è un set di power core “generici”. Questo perchè alcune creature contenute all’interno dei mazzi possono ospitare un power core di nostra scelta.

I power core girano in senso orario in ogni round, permeddonci di eseguire l’azione indicata dal lato attivo. Se il simbolo su di esso combacia con quello presente sulla carta, questa azione ne viene potenziata. La differenza tra i power core specifici e quelli generici, è che quelli generici una volta eseguito un giro completo vengono distrutti e con se la creatura associata.

Ho trovato le illustrazioni molto evocative, visto anche la tematica Cthulhu, però il logo del power core, che è anche rappresentato sul retro delle carte, davvero stona con tutto il resto.

Il gioco dovrebbe partire su KS ad agosto, con 8 personaggi iniziali nella scatola base. Ovviamente l’idea è quella di un progetto a più ampio respiro, che se seguito da un successo adeguato, dovrebbe portare a future espansioni.

  • Power Core Scatola
  • Power Core carte
Agent of Smersh

Kickstarter passato che dovrebbe arrivare a breve ai backers. Gli agenti dello smersh sono i cattivi, che stanno seminando panico in giro per il mondo. Noi poveri giocatori saremo chiamati a investigare e scoprire come raggiungere il lor boss e scoprirlo.

Partiamo con il dire che la produzione è sontuosa in ogni suo essere. La plancia centrale del mondo è enorme, le plance giocatore doppio strato, belle illustrazioni e tante carte. Ma quello che veramente salta all’occhio è il libro delle missioni, è enorme, con più di un migliaio di capitoli.

Il gioco è un narrativo puro, dove tutto il resto è quasi di contorno. Nel tuo turno attivi il tuo agente, muovendolo sulla mappa. Ogni luogo può dare dei bonus, come incrementare una abilità o altro. A quel punto un altro giocatore prende una carta dal mazzo continente in cui ti sei mosso.

Questa carta indica la missione che devi affrontare. Sulla carta c’è una piccola prefazione della missione e poi una lista di azioni che possiamo eseguire. Queste scelte sono numerate, così come è presente un numero per la missione.

Le scelte da fare sono “relative”. Per fare un esempio, devo infiltrarmi all’interno di un laboratorio:
1. approcci in modo silenzioso
2. rubi la carta di accesso
3. approcci in modo diretto
4. fai scattare l’allarme anti incedio

etc…. diciamo che la missione è la numero 23, e scelgo l’approccio ruba la carta di accesso. Ora tiro un dado, esce 5. Ora vado nel libro e cerco il paragrafo 23.2.5, che viene letto da un altro giocatore.

Nel paragrafo ci viene descritta la situazione, di come agiamo etc… e di solito dobbiamo affrontare un test e ci viene offerta la possibilità di affrontarlo in due modi, utilizzando due abilità differenti. Fatta la nostra scelta, vediamo quanti dadi ci permette di tirare quella abilità. Ci basta un risultato positivo per avere successo, altrimenti si fallisce. Si procede leggendo le conseguenze.

Durante il gioco è possibile acquisire dei token che rappresentano abilità speciali, come agilità di gatto, pugno di ferro (sto inventando eh) e a volte durante la risoluzione delle missione, ci chiede se abbiamo uno di questi token e in caso positivo la missione riesce in automatico.

Ogni partita ci porrà di fronte ad uno dei 4 bracci destri del boss. Per sconfiggere il braccio destro dobbiamo raccogliere un certo numero di segnalini indizio che dipende dal numero dei giocatori. Se li prendiamo prima che scada il tempo, allora in un altro libro, andremo a leggere lo showdown con il braccio destro, e dopo averlo affrontato, quello con il boss.

Questi showdown sono una sorta di mini libri game, e la cosa più interessante è che se abbiamo sconfitto il braccio destro oppure no, questo si riflette nella storia quando affronteremo il boss. Eh si, perchè abbiamo solo un certo numero di round per effettuare le nostre ricerche.

Noi abbiamo giocato un paio di round. Personalmente il gioco non mi ha fatto impazzire. Se piace la narrazzione in stile 007, o magari un qualcosa di leggero da fare in gruppo davanti un birra senza impegno, ci può stare.

La cosa che non mi è piaciuta molto è stata proprio la mancanza di scelte. Si, scegli che approccio utilizzare per una missione, si scegli quale statistica utilizzare per affrontare il test. Ma finisce lì. Non scegli la missione da fare. L’unica cosa che scegli è dove muoverti e cercare di prendere il bonus che preferisci.

  • Agent of Smersh
  • Agent of Smersh dettaglio plancia
  • Agent of Smersh personaggio
  • Agent of Smersh Plancia

Cloud Foxes

Questa è stata una delle sorprese della fiera. Non ne sapevo nulla prima di arrivare in fiera. Non hanno nemmeno una pagina su BGG ancora. Eppure io e mio figlio ci siamo divertiti davvero tanto. A settembre dovrebbe partire la campagna su KS e vi consiglio caldamente di darci una occhiata.

Il gioco. Siamo stati cacciati dalle città volanti, e cavalcando le nostre volpi volanti, stiamo cercando di riprendere il controllo delle città. Ogni giocatore parte con lo stesso numero di tasselli che indicano le nostre “unità”. Queste sono numerate da 1 a 5, ad indicarne la forza.

Cloud Foxes plancia personale
Cloud Foxes plancia personale

La plancia centrale è composta da tasselli quadrati, che andranno a formare un quadrato con una griglia 6 x 6. In questa griglia troviamo le città che andremo a conquistare. In fase di setup si piazzan anche delle navi mercatili, che si acuisiscono quando piazziamo una nostra tessera su di esse e hanno dei beni da poi poter vendere.

Cloud Foxes setup
Cloud Foxes setup

All’esterno di questa griglia troviamo dei “tracciati” che indicano valori di dadi che vanno da 1 a 5. Le ultime due colonne e righe entrambe utilizzano il 5.

Il nostro turno è molto semplice. Tiriamo 3 dadi, uno lo utilizziamo per scegliere la colonna, uno per scegliere la riga e l’ultimo per scegliere l’unità da piazzare all’incrocio. L’influenza delle unità conta sia ortogonalmente che diagonalmente.

Quello che ci è piaciuto molto del gioco sono le varie abilità che sono presenti sulle tessere che piazziamo. Alcune ci permettono di attaccare introno a noi. Alcune a distanza. Altre ci permettono di rinforzare una delle nostre tessere (viene flippata, aumentando il valore di influenza, ma non può più essere mossa).

Poi ci sono azioni come copiare una azione da una tessera adiacente, oppure riattivare una tessera già piazzata. Ed è qui che mio figlio ci ha distrutti e si è divertito come un matto. Ha fatto una serie di combo che anche il dimostratore (Marcos, ragazzo gentilissimo e simpaticissimo, grazie!) si è sorpreso.

Mio figlio ha piazzato una tessera che gli ha permesso di riattivare una tessera in diagonale a 4 di distanza, questa tessera ha riattivato una tessera adiacente, che ha copiato l’effeto di un altra tessera per attaccarmi una seconda volta!

Anche il combattimento mi piace come viene gestito. Chi subisce l’attacco pesca da una sacca tanti token quanti sono i danni subiti (di solito 1 o 2 al massimo). Questi token possono averre valori di 0, -1 o -2. Solo chi subisce i danni vede il valore del token, che viene posizionato sopra la tessera attaccata. Se il valore negativo dei token è uguale o superiore al valore di influenza della tessera, questa viene distrutta, altrimenti rimane lì.

La partita finisce quando la plancia viene riempita di tessere. A questo punto i giocatori calcolano i punti. Ogni città dà punti al primo e al secondo giocatore con più influenza. Attenzione però, ricordate i token danno? Questi vengono rivelati e valori negativi tolgono influenza alla tessera.

Altro modo per fare punti sono le merci. Ogni città ha dei porti, e occupando gli spazi con le navi commerciali acquisiamo delle merci che sono di 4 tipi. A fine partita moltiplichiamo il numero di merce per il numero di porti corrispettivi che controlliamo (il controllo dei porti conta solo se la tua tessera è adiacente al porto e solo un giocatore può controllare un porto).

Proprio mentre scrivo l’articolo ho ricevuto una mail da Marcos di Paper Boat Games che mi ha detto che stanno prendendo accordi per una traduzione del regolamento anche in Italiano (i componenti sono quasi completamente senza scritte).

  • Cloud Foxes metà partita
  • Cloud foxes quasi fine partita
  • Cloud Foxes Fine Partita

Psychobabble

Altro appuntamento che avevo preso prima della fiera. PSychobabble è un party game che va dai 4 agli 11 partecipanti con una durata di circa 20 minuti a partita.

In Psychobabble abbiamo 3 ruoli: un giocatore sarà il terapista mentre gli altri giocatori saranno pazienti malati mentali in via di guarigione, tranne uno che invece è proprio inguaribile. Sfortunatamente, ultimamente i pazienti hanno incominciato a fare tutti lo stesso sogno, o incubo a seconda di come lo si vede, e il terapista deve cercare di capire di cosa si tratta.

Durante il setup si crea una griglia 4 x 4 con le carte illustrazione. Il terapista prende tante carte “sogno” da un mazzo quanti i giocatori meno 1 che la prende da un mazzo diverso. Le carte vengono mischiate e distribuite.

Queste carte hanno rappresentata la stessa griglia di carte con dei valori di dadi. Si tirano due D6 e in base al risultato i giocatori vedono a quale illustrazione corrisponde che rappresenta il loro sogno. Ovviamente, colui che ha ricevuto la carta dal mazzo diverso avrà avuto un sogno “diverso”.

Ora, in turno, i pazienti devono fare un commento sul sogno che hanno vissuto. Finito il giro, ogni paziente può fare una domanda ad un altro paziente. Infine, il terapista può fare una domanda a ciascuno dei pazienti.

Finito il giro di domande, il terapista indica quale secondo lui è il sogno che hanno fatto i pazienti. Se indovina, ha vinto lui il gioco. Nel caso in cui non indovina i pazienti devono votare per capire chi sia il paziente inguaribile. Se indovinano vincono i pazienti, altrimenti vince il paziente inguaribile.

Il gioco mi ricorda Fake artist goes to New York, ma invece di disegnare qui abbiamo i sogni. I pazienti dovranno essere specifici abbastanza da far capire agli altri pazienti che stanno parlando dello stesso segno, ma non troppo per far capire sia al terapista che al paziente inguaribile di che sogno di tratta.

Il bello del gioco è che se si è il paziente inguaribile, bisogna anche capire di esserlo! Nella partita fatta ero io, ma l’ho capito solo mentre i pazienti stavano facendo domande tra di loro. Infine sono riuscito ad identificare il vero sogno, ma mi sono scoperto quando ho risposto alla domanda del terapista, facendo capire a lui che sogno era e gli altri unanimamente mi hanno sgamato.

Parlando con Kedric, l’autore, mi ha confessato che ha creato il gioco partendo dalle illustrazioni. Aveva trovato questo artista e innamoratosi delle illustrazioni ha deciso di crearci il gioco sopra.

  • Psychobabble panoramica
  • Psychobabble immagine 1
  • Psychobabble immagine 2
  • Psychobabble immagine 3
  • Psychobabble immagine 4

Moonlight Castle

Siamo verso al fine del sabato e decidiamo di provare un gioco della HABA. In Moonlight Castle il cattivo di turno sta rubando le gemme dal castello facendo fluttuare. Noi cercheremo di rimpiazzare le gemme con dei sassolini colorati dalle fontane che sono vicino al castello. Ho fatto anche un mini tutorial.

Moonlight Castle Tutorial

Il gioco, essendo della Haba, ovviamente è indicato ad un pubblico giovane, ma nonostante ciò lo abbiamo trovato divertente. Ogni partita dura 15/20 minuti e noi ne abbiamo fatte tipo 3 di seguito. Il gimmick su come vengono tirate fuori le tessere è bellissimo ma così come da tradizione Haba tutti i componenti.

  • Moonlight Castle dettaglio castello
  • Moonlight Castle dettaglio castello
  • Moonlight Castle dentro il castello

Starship Captains

Ed eccomi all’appuntamento tanto atteso alla CGE per la presentazione e demo del loro nuovo gioco in uscita per ESSEN 2023, ovvero Starship Captains, che in modo subbliminale, ma anche no, si ispira alla serie Star Trek. Casualmente, Marcos, il dimostratore di Cloud Foxes, aveva prenotato lo stesso orario e me lo sono ritrovato lì.

Il gioco ci pone al comando una astronave per la prima volta, come comandanti freschi freschi di accademia. L’obiettivo è quello di andare in giro per la galassia a compiere missioni, acquisire influenza con le 3 fazioni presenti e perchè no, magari distruggere qualche astronave pirata.

La meccanica centrale si basa sull’utilizzo del nostro equipaggiamento. Ogni giocatore parte con 2 lavoratori gialli, 2 rossi, 2 blu e 1 grigio. Tutti i lavoratori possono eseguire le operazioni di riparazione. I gialli possono attaccare i nemici. I rossi ci fanno muovere. Utilizzando i blu possiamo invece fare ricerche technologiche per migliorare la nave. I grigi sono cadetti e possono solo riparare.

All’inizio avremo a disposizione solo 1 per tipo, mentre gli altri 3 saranno in “coda”. Ogni volta che utilizziamo un lavoratore, questo va alla fine della coda (vedere immagine per capire meglio). Quando il round finisce, con il nostro ditino faremo scorrere la coda fino a lasciarne 3, mentre quelli che escono dalla coda saranno a disposizione per il round successivo.

Starship Captains plancia giocatore
Starship Captains plancia giocatore

Le missioni sono delle carte che sono sulla plancia centrale. Quando ci spostiamo su una di esse, possiamo eseguire la missione. Per farlo dobbiamo utilizzare un numero di lavoratori uguale al numero di banner presenti su di essa. Però, per guadagnare i bonus indicati dobbiamo utilizzare i lavorati del colore indicato.

Durante il gioco sarà possibile acquisire cadetti aggiunti. Allo stesso modo, acquisendo dei token promozione, possiamo promuovere un cadetto in uno dei 3 colori, oppure cambiare il colore di uno dei lavoratori. Spendendo 3 di questi token invece ci permette di promovere uno dei lavoratori ad ufficiale.

Un ufficiale può o eseguire 2 azioni nello stesso turno, oppure se ne esegue solo una, quando va in coda, può far saltare la coda ad un lavoratore dello stesso colore rendendolo disponibile subito. Quello di gestire la coda di lavoratori è uno degli aspetti del gioco che mi è piaciuto di più, visto che l’ordine con cui utilizziamo i lavoratori è anche l’ordine con cui escono dalla coda.

Il gioco in per sè mi è piaciuto. Personalmente mi aspettavo qualcosa di più “heavy”, invece risulta essere un bel family+. Tra spiegazione e partita a 3 giocatori ci abbiamo messo 75 minuti. I riferimenti alle serie TV e film del genere non mancano. Purtroppo a me ha lasciato un po’ così. Gli altri hanno avuto commenti entusiasti.

Non lo consiglierei come acquisto sicuro, anche se è fatto molto bene e cose da fare ce ne sono. Se siete appassionati dei giochi con le setole, vi consiglio di provarlo prima. Se siete alla ricerca di un family con un livello di complessità superiore, allora potrebbe fare al caso vostro.

  • Starship Captains dettaglio plancia in gioco
  • Starship Captains dettaglio plancia in gioco
  • Starship Captains plancia giocatore
  • Starship Captains dettaglio plancia in gioco
  • Starship Captains dettaglio plancia in gioco

Amulet of Thrayax

Pochi giorni prima della fiera, su facebook, Frank West, fondatore della City of Games e autore di City of King e Isle of Cats per citare i più famosi, aveva sollecitato la community a dare una occhiata a questo gioco del suo amico Tom.

La campagna Ks era partita proprio a ridosso della fiera. Avevo avuto modo di parlare con Tom durante la press release e mi ero ripromesso di andare a provare il gioco, cosa che sono riuscito a fare solo dopo aver prenotato un post per domenica mattina.

L’incipit del gioco è che siamo i capi di un culto il cui obiettivo è quello di andare in giro per la città a sacrificare populani e nobili in nome del nostro culto. Il gioco mi intrigava e avevo delle aspettative, che ahimè non sono state soddisfatte.

La demo prevedeva 3 dei 7 round di una partita completa, e questo potrebbe aver influenzato. Purtroppo, finiti 3 round, tutti noi eravamo più o meno sulla stessa linea, il gioco ci aveva deluso. Ma ho comunque trovato degli aspetti positivi.

Ogni giocatore ha due mazzi di carte, oro e argento. Si crea la nostra mano con 3 carte ciascuna. Le carte oro ci permettono principalmente di sacrificare populani e nobili, mentre quelli argenti ci permettono di manipolarne lo spostamento tra i vari settori della città.

Nel proprio turno dovremo giocare una carta oro e una argento. Se non vogliamo eseguire una azione di una carta, possiamo sacrificarla per piazza 1 dei 6 token a disposizione a ridosso dei settori della città. Questi token permettono di ricevere dei benefici passivi alla fine di ogni nostro turno.

I problemi che ho riscontrato è che a discapito di 6 settori presenti nel gioco, non si è così stimolati a muoversi. Alla fine se nel mio settore ci sono populani e/o nobili da sacrificare è tutto quello che mi serve. In alternativa posso sempre farli muovere da me o con le carte o con i sopra citati token.

Altra cosa il valore in punti dei sacrifici: i populani valgono 1 mentre i nobili 10. Inoltre, per muoverci, dobbiamo spendere i populani sacrificati. Di fatto io mi son trovato con carte che mi permettevano di sacrificare nobili, mentre gli altri no, dandomi un netto vantaggio.

Per carità, alla fine del turno, invece di pescare una carta per tipo è sempre possibile scartare tutto e ripescare 3 e 3. Potrebbe anche essere che nella partita completa da 7 round, questa alea si uniformi, così come magari anche il desiderio di muoversi. Peccato, perchè il concetto mi intrigava.

  • Amulet of Thrayax scatola
  • Amulet of Thrayax plancia giocatore
  • Amuler of Thrayax plancia
  • Amulet of Thrayax dettaglio plancia 1
  • Amulet of Thrayax dettaglio plancia 2
  • Amulet of Thrayax plancia giocatore

Vengeance: Roll and Fight episode 1 e episode 2

Girando intorno allo stand Mighty Board nel tentativo di provare Fateforge, alla fine io e mio figlio ci sediamo e facciamo una partita a Vengeance: Roll and Fight.

Per chi non ne sapesse niente, questo gioco nasce dalla costola del fratello minore. Praticamente il Kill Bill da tavolo. Siamo alla ricerca di vendetta e il nostro obiettivo è quello di andare nel covo del boss e ucciderlo.

Le varie fasi del gioco richiamano quello del fratello maggiore, ma questa volta in forma di roll and write. Ogni giocatore riceve una plancia scrivibile per il personaggio e una per il covo del boss.

Il gioco dura 4 round. All’inizio di ogni round si rollano i 3 dadi bianchi. Questi indicano i classici flashback degli allenamenti tanto famosi nei film. Grazie a questi dadi potremo imparare nuove tecniche, curarci, aumentare punti vita o acquisire equipaggiamenti.

A seguito di questa fase c’è la fase azione. I giocatori hanno un pool di dadi rossi. Ne prendono 4 ciascuno e al via si incomincia a rollare. Una volta che abbiamo una combinazione che ci permette di attivare una delle nostre abilità/azioni, possiamo prendere altri dadi per arrivare a 4.

In tempo reale e una corsa contro l’altro, cercheremo di creare più combinazioni possibili, e quindi di utilizzare più dadi possibili. La fase termina quando non ci sono più dadi disponibili.

A questo punto, un po’ come nel fratello maggiore, andremo a muovere la nostra miniatura all’interno del covo, utilizzando le nostre abilità per uccidere i vari scagnozzi e farsi strada verso il boss. Il tutto si ripete per 4 round, continuando da dove ci eravamo fermati.

Il gioco ci ha divertito parecchio. Entrare nel covo e incominciare a smazzuolare facendo crocette sui vari scagnotti dà soddisfazione. Anche se detta così sembra semplice, bisogna considerare i vari tipi di scagnozzi. Alcuni ci attaccheranno alla fine del round se siamo nella stessa stanza, altri invece dalle stanze adiacenti se hanno armi da fuoco.

Inoltre, alla fine vince chi fà più punti, e all’interno di ogni plancia covo troviamo delle mini missioni da soddisfare per acquisire punti bonus.

Le due scatole offrono personaggi e boss differenti, così come plance covo. Tutti i materiali sono compatibili non solo tra le due scatole ma anche con il fratello maggiore. Ogni scatola permette di giocare in 4 giocatore, ma combinandole è possibile arrivare a 8. Indubbiamente uno dei migliori giochi provati durante la fiera.

  • Vengeance copertine
  • Vengeance dettaglio covo del boss
  • Vengeance dettaglio sviluppo personaggio
  • Vengeance plance giocatore
  • Vengeance plancia giocatore 2

Moon

Finiamo questa rassegna con l’ultima demo programmata allo stand della Sinister Fish Games che presente Moon per finire la trilogia iniziata con Villagers e seguita da Streets. Anche questo sarà finanziato con una campagna KS a breve.

Come avrete immagina dal titolo, ci troviamo su marte e il nostro obiettivo è quello di creare il miglior biodome possibile. Il gioco sfrutta un sistema di draft molto interessante e si svolge lungo l’arco di 3 ere.

Ogni giocatore riceve un certo numero di carte ed insieme a quelle una carta in base all’ordine di turno. Queste carte offrono una azione speciale e viene sempre passata insieme alle altre carte.

Il proprio turno è molto semplice, o si costruisce una carta pagandone le risorse o si distrugge guadagnando la risorsa indicata. Le carte si dividono in edifici di produzione, che aumentano la nostra produzione, o altri edifici che offrono bonus vari o modi di fare punti.

Altro modo di fare punti è quello di soddisfare le missioni. Inoltre, alla fine di ogni era, si guadagnano punti per la maggioranza di bandiere presenti sulle carte costruite.

Purtorppo la demo prevedeva di farci giocare solo la prima era. Ogni era ha un mazzo di carte dedicate, che oltre a essere più costose sono anche più performanti. Inoltre sono presenti anche degli edifici sempre disponibili ma davvero costosi.

L’impressione del gioco è stata buona, sembra promettente, ma mi sarebbe piaciuto completare la partita per vedere l’escalation del motore produttivo.

La buona notizia è che la Lucky Duck Games Italia lo localizzerà per il nostro mercato.

  • Moon scatola
  • Moon panoramica
  • Moon carta
  • Moon carte

Impressioni del UK Games Expo 2022

Che dire. Finalmente dopo due anni siamo tornati in fiera ed è stata una esperienza appagante. Mio figlio in particolare è stato felicissimo di tornare ma anche mia figlia e il ragazzo si sono divertiti.

Ho perso un po’ troppo tempo dietro al Bring and Buy e allo scambio di giochi con altri visitatori con cui mi ero accordato prima della fiera, ma almeno sono riuscito a sfoltire molto la mia libreria di giochi per fare posto ai nuovi arrivi, come potete vedere qui dalla foto del bottino.

Bottino di UK Games Expo 2022
Bottino di UK Games Expo 2022

C’è il rimpianto per non essere riusciti a provare tanti giochi che avrei voluto, ma comunque ritengo l’esperienza molto positiva. Venerdì c’era più gente del solito, visto che qui era Bank Holiday (i nostri giorni rossi nel calendario) per via del 70esimo anniversario della regina. Sabato anche è stato pieno, anche se in qualche modo l’ho sentita più vivibile. La domenica invece è stato il giorno con meno afflusso, ed era perfetto. Peccato che hanno incominciato a chiudere alle 4 invece che alle 6.

La mia TOP 3 della fiera, in ordine casuale, va a Northgard, Cloud Foxes e Vengeance: Roll and Fight.

La delusione più grande Amulet of Thrayax. Mentre la demo peggiore quella di Moon, perchè mi aspettavo una partita completa e credo che il gioco lo meritasse.

Vi lascio con una carrelata di altre foto fatte in giro. Fatemi sapere quale gioco vi intriga di più e quali invece magari siete riusciti a provare altrove. Alla f

  • Akropolis Panoramica
  • Arnak promo 2
  • Arnak promo 3
  • Copan panoramica
  • Cryptid Urban Legend
  • Deckchairs Panoramica
  • Fantasy Brawl dettaglio
  • Fantasy Brawl miniature
  • Fantasy Brawl panoramica
  • Gamegenic
  • Gamegenic Catan organizer 4
  • Gamegenic dettaglio organizer
  • Gamegenic organizer BG
  • Gamegenic TCG organizer 2
  • Gamegenic TCG organizer 3
  • Gamegenic TCG organizer
  • Next Station London
  • Quedlinburg dash panoramica
  • Quedlinburg dash plancia
  • Summoner Isle Cover
  • Summoner Isle plancia
  • Sword and Sorcery dettglio
  • Sword and Sorcery panoramica
  • The Breach miniatura
  • The Breach miniature
  • The old King crown
  • The Old Kings Crown plancia
  • The Old Kings CRown
  • Yak panoramica
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